Cominciamo la rassegna di oggi dal sito dell’Ufficio per lo Sport, in cui sono state pubblicate le linee guida per gli allenamenti degli sport di squadra e dell’attività sportiva di base. I documenti in questione forniscono le indicazioni necessarie per la ripresa dell’attività sportiva in sicurezza, così come le linee di indirizzo formulate nell’ambito della conferenza stato regioni forniscono tutti gli accorgimenti da rispettare nei luoghi come palestre e piscine.
In particolar modo, gli enti locali e i soggetti pubblici e privati titolari di palestre, devono:
– Predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione da adottare;
– Redigere un programma di attività pianificato;
– Prevedere la possibilità di rilevare la temperatura corporea;
– Organizzare gli spazi negli spogliatoi e nelle docce in modo da assicurare distanze di almeno 1 metro;
– Regolamentare i flussi, gli spazi di attesa, l’accesso alle diverse aree, il posizionamento di attrezzi e macchine;
– Dotare l’impianto di dispenser per l’igiene delle mani;
– Assicurare la disinfezione degli attrezzi dopo ogni utilizzo;
– Verificare le caratteristiche di aerazione dei locali e degli impianti di ventilazione e garantire dunque un adeguato ricambio di aria;
– Non consentire l’uso promiscuo degli armadietti e mettere a disposizione sacchetti per riporre i propri effetti personali.
Allo stesso modo, le piscine pubbliche, finalizzate a gioco acquatico e ad uso collettivo, devono:
– Predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione;
– Vietare l’accesso del pubblico alle tribune;
– Redigere un programma di attività pianificato;
– Organizzare gli spazi negli spogliatoi e nelle docce in modo da assicurare distanze di almeno 1 metro;
– Dotare l’impianto di dispositivi per l’igiene delle mani, prevedendo l’obbligo per i visitatori di usufruire del dispenser già all’entrata;
– Far effettuare, in apposito laboratorio e con cadenza mensile, analisi specifiche di conferma dell’idoneità dell’acqua alla balneazione;
– Mantenere una frequente pulizia e disinfezione delle aree comuni, degli spogliatoi e delle docce;
– Ed infine, Disinfettare gli attrezzi dopo ciascun utilizzo.
Continuiamo con un articolo della repubblica.it che riporta gli argomenti trattati nel corso di una diretta facebook da Vincenzo Spadafora, ministro per le politiche giovanili e lo sport. Fra le varie questioni, il ministro ha fatto sapere che verranno destinati quasi un miliardo di euro per lo sport, in attesa di una riforma che dovrebbe prendere vita entro l’estate. Ha poi annunciato 20 milioni di euro in più per il rilancio del Servizio Civile, con cui potranno essere coinvolti un numero maggiore di ragazzi rispetto all’anno scorso.
Dal sito dell’Istituto per il Credito Sportivo, apprendiamo di alcune misure straordinarie messe a disposizione dall’ente per aiutare il mondo sportivo ad affrontare le difficoltà derivate dall’emergenza COVID-19. Si tratta, in particolare, di mutui liquidità per ASD e SSD e di sospensione delle rate dei mutui per soggetti privati ed enti locali.
Il primo aiuto consiste in un finanziamento di importo da 3.000 a 25.000 euro della durata di sei anni e rivolto ad Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche.
Il secondo aiuto consiste consiste nella sospensione del pagamento delle rate del mutuo ed è rivolta a soggetti privati o enti locali.
Nel caso dei soggetti privati la sospensione riguarda le rate in scadenza da marzo a settembre 2020, non comporterà alcun costo aggiuntivo e può interessare l’intera rata oppure la sola quota capitale.
Nel caso degli enti locali, invece, è possibile procedere alla sospensione per un anno della quota capitale delle rate di finanziamenti in scadenza fino al 31 dicembre 2020.
Vi ricordiamo che per maggiori informazioni e per dettagli sulle modalità di richiesta degli aiuti potete visitare la sezione dedicata del sito creditosportivo.it
Concludiamo il nostro appuntamento con un articolo dal sito cantiereterzosettore.it, in cui vengono riassunte le norme per poter svolgere una riunione, senza contrastare il principio di distanziamento sociale auspicato dai provvedimenti messi in atto contro l’attuale situazione di emergenza sanitaria.
Le misure preventive, ed in particolare quelle contenute nel Decreto Cura Italia, hanno previsto per le associazioni e le fondazioni la facoltà di riunire gli organi sociali in videoconferenza, anche qualora tale modalità non sia espressamente contemplata nello statuto. Tale facoltà è valida fino al termine dello stato di emergenza fissato al 31 luglio 2020.
Al fine di rendere valida una riunione in videoconferenza, però, vi sono una serie di criteri di trasparenza e tracciabilità che ciascun ente è tenuto a rispettare, in particolare:
– Devono essere resi noti i partecipanti ed i diversi punti all’ordine del giorno della riunione, deve essere altresì resa nota la relativa documentazione
– Deve essere garantita a ciascun partecipante la possibilità di seguire in modo adeguato la discussione e di intervenire in tempo reale
– Deve essere garantita a ciascun partecipante la possibilità di votazione
Ricordiamo, infine, che tutte le informazioni in merito allo svolgimento delle assemblee devono essere rese note in modo dettagliato nella convocazione delle stesse, al fine di consentire l’effettiva partecipazione di tutti i componenti.