Decreto sostegni: le principali novita’ del terzo settore

In data 25 Maggio 2021 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Legge 73/2021, conosciuto come “Decreto Sostegni-bis”, contenente “Misure urgenti connesse all’emergenza da Covid-19”.

Nel provvedimento sono state inserite importanti misure di supporto in favore delle imprese, del lavoro e dei servizi territoriali nonché sostegni economici sia per le Associazioni e Società sportive sia per gli Enti del Terzo Settore.

• INCREMENTO FONDO STRAORDINARIO

E’ stato incrementato il fondo straordinario a sostegno degli enti del terzo settore con ulteriori 100 milioni di euro che si andranno a sommare ai 70 già previsti dal precedente Decreto 137/2020.
L’ulteriore stanziamento è stato pensato per recare un adeguato ristoro a tutte quelle Organizzazioni di Volontariato (Odv), Associazione di Promozione Sociale (Aps) e Onlus in difficoltà e che hanno subito una notevole riduzione o addirittura sospensione delle attività.

• CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO

Come sottolineato nel Comunicato Stampa del Consiglio dei Ministri, è previsto un contributo a fondo perduto per i titolari di partita Iva che svolgono attività d’impresa, arte o professione, nonché per gli enti non commerciali e del Terzo Settore, senza limitazione di carattere settoriale o vincolo di classificazione delle attività economiche interessate.
Requisito fondamentale per accedere al contributo è quello di aver registrato una diminuzione del fatturato, tra il 2019 e il 2020, di almeno il 30% calcolato sul valore medio mensile

• TARIFFA SPECIALE CANONE RAI

L’art. 6 prevede l’esonero, per l’anno 2021, dal versamento del canone di abbonamento RAI per le strutture ricettive, di somministrazione e consumo di bevande in locali pubblici o aperti al pubblico, nonché, modifica introdotta in sede di conversione, per le attività similari svolte da enti del terzo settore.
In caso di versamenti del canone prima dell’entrata in vigore del decreto spetta un credito d’imposta pari al 100% dell’importo versato, credito che non concorrerà alla formazione del reddito imponibile.